Tina Modotti. Donna, Fotografa, Militante. Una vita fra due Mondi

07.08.2025

"Non cerco di produrre arte, ma fotografie oneste, senza ricorrere a trucchi né artifici"

(Tina Modotti)

La vita di Tina Modotti è davvero affascinante così come le sue fotografie in bianco e nero realizzate con l' iconica Graflex .

Amava il Messico come traspare dalle immagini dense delle sue convinzioni politiche (nel 1927 si era iscritta al Partito comunista messicano). Fotografie di denuncia che mettono in risalto le disuguaglianze sociali e le dure condizioni di lavoro.

Friulana, classe 1896, fotografa, attrice di cinema muto ad Hollywood, femminista e soprattutto attivista.

Una vita sentimentale irrequieta e intensa. Dopo la relazione con l'artista bohémien Roubaix "Robo" che sposò nel 1918, si trasferì a Città del Messico con l'amante, il fotografo Edward Weston maestro della "straight photography" che le insegnò appunto la fotografia "pura". Si innamorò poi del comunista cubano Julio Antonio Mella e infine dell'antifascista triestino Vittorio Vidali, agente sovietico in missione in Messico.

Tagli netti, forte controllo formale, luci nitide, perfetta messa a fuoco e attenzione ai dettagli per fissare un momento. I suoi scatti in chiaroscuro sono potenti e descrittivi e si concentrano sulla condizione femminile, sul lavoro contadino e operaio.

Una donna forte, bella e determinata tanto che le resero omaggio personaggi famosi come Picasso, Rafael Alberti e Pablo Neruda che le dedicò una celebre poesia.

"Tina Modotti. Donna, Fotografa, Militante. Una vita fra due Mondi"

- Museo di Roma in Trastevere


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